Un santo e gentile odio per il peccato

Vuoi essere santo? Scegli l'odio!

Cosa c'entra l'odio con l'amore, la santità o la perfezione? Una parola così brutta sembra la cosa più lontana dalla pazienza e mansuetudine dei santi. Eppure, quando guardiamo più da vicino, vediamo molti santi che combattono vigorosamente contro i mali esterni e interni, compresi tutti i vizi che li hanno ostacolati nel nostro cammino verso l'unione con Dio. Se c'è un santo amore, c'è un santo odio per tutto ciò che è contrario al bene che amiamo. È un'imitazione dello zelo di nostro Signore mentre purifica il tempio e rimprovera gli ipocriti, tutto per amore della gloria del Padre suo e per il suo ardente desiderio della salvezza delle anime, comprese quelle di questi stessi ipocriti.

Quindi, abbiamo tutte le ragioni per odiare i nostri peccati e vizi, che tengono le nostre anime lontane dal nostro Salvatore. Ma un buon odio è sfuggente e un male può facilmente scivolare nella nostra penitenza quando include rabbia o frustrazione con noi stessi per i nostri fallimenti. Sì, dovremmo odiare i nostri peccati, ma dobbiamo anche essere pazienti e gentili con noi stessi. Un odio santo, quindi, dovrebbe essere pacifico, sobrio e umile.

San Francesco di Sales spiega che questa rabbia con se stessi è un percorso di orgoglio e un prodotto di un'autostima distorta. Siamo turbati e delusi dal fatto che siamo imperfetti. Questo non è un odio nato principalmente dall'amore per Dio, ma mescolato con l'amor proprio mondano. Questo è un odio e una rabbia che non sopportano la realtà che siamo peccatori deboli. Eppure lo siamo. Ma grazie a Dio; siamo nelle sue mani. La sua grazia ci fa sperare nella grandezza a cui siamo chiamati, grandezza che chiamiamo santità.

Portare la Croce di Giovanni Battista Tiepolo

Piuttosto che fissarci su ogni imperfezione e sentirci frustrati a ogni caduta, dovremmo fissare i nostri occhi sull'obiettivo. Non cadere mai non è l'obiettivo. Nostro Signore ci consola con questo fatto mentre meditiamo sulle sue tre cadute lungo la via della Croce. Invece, dovremmo concentrarci sulla perseveranza, rialzarci e andare avanti dopo ogni caduta senza perdere tempo a lamentarci delle nostre debolezze. Il nostro amore è troppo urgente e le nostre imperfezioni troppo poco interessanti. San Francesco di Sales offre in alternativa queste dolci parole:

“Ebbene, mio ​​povero cuore, eccoci qui, caduti nella fossa da cui tante volte avevamo deciso di uscire! Ah, bene, solleviamoci e voltiamogli le spalle per sempre; imploriamo la misericordia di Dio e speriamo che ci aiuti ad essere più forti nell'aldilà, e ci affidiamo alla via dell'umiltà. Coraggio! Non abbassare la guardia. Con l'aiuto di Dio, faremo bene". 

(Introduzione alla Vita Devota, III, c. 10)

Quindi alzati. Continuare. Non distogliere lo sguardo dal tuo amore crocifisso. Odia i peccati che ha generato per te. E sii gentile con te stesso. 


fr. Andrew Thomas Kang, OP | Incontra i fratelli in formazione QUI