Una meditazione sull'Ecclesiaste

Tutti gli uomini sono polvere e in polvere ritorneranno. Questa è un'affermazione apparentemente cupa, ma è anche intrisa di umiltà. Che cos'è l'uomo, la cui vita si misura in anni e decenni, nel grande ambito della creazione di Dio? A cosa possiamo aspirare, così piccoli di potere e con una costituzione così crivellata di peccato? L'uomo è come un sospiro: un momento è lì e quello dopo è sparito. “Vanità delle vanità”, così dice Qohelet, “tutto è vanità”.

Quando ero un novizio, ricordo di aver assistito al funerale di fr. Peter Yost, OP, possa riposare in pace. Era un uomo che conoscevo appena, anche se i fratelli condividevano molte storie su di lui, ma ricordo che la cappella del Priorato di St. Albert quel giorno era particolarmente polverosa. Il funerale si svolse in quell'ora del giorno in cui la luce splendeva giusta da proiettare i suoi raggi sulla polvere che così pigramente aleggiava nell'aria. L'intera cappella si trasformò, anche se per pochi minuti, in un regno di pagliuzze scintillanti.

Ero pieno di stupore. Semplice polvere, certo, ma come la luce l'ha cambiata! Ho pensato alle parole di Ecclesiaste quel giorno, mentre ci rifletto adesso, e mi sono reso conto di quanto profondamente quelle parole tagliassero davvero. Siamo polvere, senza pretese e semplici, ma quando mossi da una folata di vento e penetrati dalla luce, anche noi siamo trasformati. Sebbene la polvere possa rimanere solo polvere in questo periodo, ha assunto una caratteristica oltre ogni stima: ha assunto una caratteristica che è più paragonabile a gemme di grande valore che a qualcosa di banale come il suo stato precedente.

Come la polvere che fluttua nell'aria in una stanza illuminata dal sole, così siamo alla presenza di Dio. Non siamo mossi da un vento qualunque, ma dallo Spirito Santo. Una volta così agitata, la luce che è la grazia di Dio ci illumina e si irradia da noi proprio come un granello catturato dalla luce del sole. È così che la nostra relazione con Dio eleva la nostra natura a qualcosa di molto più grande di quanto potrebbe essere per il suo stesso potere. Quanto è importante che lasciamo che quella radiosità venga proiettata su di noi. Quanto è importante che non rimaniamo all'ombra del peccato; quel luogo triste dove la nostra umile natura non potrà mai essere bella come Dio voleva; quel luogo dove nulla brilla e l'aria è stagnante e morta. Che triste sorte! dico che se noi sono polvere, allora noi dovrebbero sii come la polvere che danza alla luce del giorno.




fr. Thaddeus Frost, OP | Incontra i Fratelli Studenti in Formazione QUI