Consacrato all'Obbedienza

«Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, affinché potessimo ricevere l’adozione a figli”. (Galati 4:4-5)

Per gran parte della mia vita, non ho ricevuto l'entusiasmo per la celebrazione di oggi, la Festa della Presentazione di Nostro Signore. Qual è il problema? Non è forse in fondo una formalità legale che Maria e Giuseppe celebrazioni importanti e drammatiche come il Natale, la Pasqua, l'Annunciazione e l'Ascensione, non capivo perché una visita al Tempio, cosa che Gesù avrebbe fatto tante volte nella Sua vita, meritava una festa così altolocata e solenne. È stato solo quando sono entrato nella vita religiosa che ho ottenuto dagli altri frati un apprezzamento più profondo della gloria di questo giorno.

In realtà, anche se tardivamente, c’è qualcosa di appropriato nel fatto che la mia devozione a questa festa sia cresciuta solo nel contesto della mia consacrazione religiosa. In questo giorno, oltre alla Presentazione, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Vita Consacrata, invitando tutti i suoi membri a intercedere per quei cristiani che hanno assunto la ricerca della perfezione evangelica attraverso una vita interamente offerta all'onore e al servizio di Dio, una vita governata e illuminata dal consiglio di Nostro Signore di vivere in povertà volontaria, castità verginale e obbedienza radicale proprio come Lui.

Nell'Ordine Domenicano, quando emettiamo la nostra professione religiosa, articoliamo verbalmente un solo voto: Obbedienza a Dio, alla Beata Maria, al Beato Domenico e ai nostri superiori domenicani. Per noi, obbedienza è la corona dei consigli, che contiene implicitamente tutti gli altri, ed è essa stessa seme di perfezione e di felicità.

Perchè è questo? Lo scopo della consacrazione religiosa, secondo San Tommaso d'Aquino, è quello di consentire all'uomo o alla donna consacrata di raggiungere la “perfezione della carità”, e questa “consiste principalmente nell'imitazione di Cristo”. Nella vita di Cristo, l'obbedienza è raccomandatoci soprattutto come esempio, sostiene san Tommaso, invocando Filippesi 2: “Egli si fece obbediente fino alla morte”. (ST II-II, Q8, a.186, sed contra).

Per quanto ho capito e ad amare, la festa della Presentazione di Nostro Signore è una festa dell'obbedienza di Nostro Signore. Per questo motivo è quanto mai opportuno ricordare e pregare per gli uomini e le donne consacrati oggi. Oggi Gesù, pur non conoscendo il peccato, si è sottomesso alla Legge che Lui stesso ha dato a Mosè, ricevendo la benedizione da un uomo da Lui stesso creato. Oggi contempliamo il mistero del Dio bambino, il cui essere è una fonte traboccante di perfetta carità, tale che Lui, l'Altissimo, ha abbracciato l'umiltà per noi.

In questa umile obbedienza, Nostro Signore stabilisce la via verso la santità, che non è altro che unione con Lui. A questa obbedienza sono chiamati tutti i cristiani, e soprattutto coloro che, mediante la consacrazione religiosa, si sono consegnati a Lui senza riserve come sacrificio vivente d'amore. Possa Colui che ci ha chiamati portare a termine l'opera buona che ha iniziato.

fr. Anselm Dominic LeFave, OP | Incontra i fratelli in formazione QUI