Epifania: l’invito a stupirsi davanti a Dio

Quando la maggior parte di noi pensa all'Epifania, pensa immediatamente ai Re Magi che visitano il Cristo Bambino. Ma questa è solo una parte di ciò che celebra la festa dell’Epifania di Nostro Signore. L’Epifania celebra “l’adorazione di Gesù da parte dei Magi (magi) dall'Oriente, insieme al battesimo nel Giordano e alle nozze di Cana» (CCC 528). Chiaramente, c'è di più in questa festa di quanto sembri, ma qual è il collegamento tra i tre eventi celebrati dall'Epifania?

La parola “epifania” ci viene dalla parola greca epifáneia, che significa “rendere manifesto”, che è proprio ciò che accomuna tutti e tre gli eventi. Ogni evento è una manifestazione di Gesù come Salvatore. Nel Battesimo di Gesù i cieli si squarciano mentre lo Spirito discende sotto forma di colomba e il Padre dichiara la sua Figliolanza divina. Il Battesimo di Gesù illustra la sua divinità e identità messianica, che Giovanni Battista proclama ai radunati presso il fiume Giordano. Durante le Nozze di Cana, Gesù compie il suo primo miracolo non solo per aiutare una coppia a uscire da una situazione imbarazzante, ma anche per manifestarsi ai discepoli. La loro fede in lui è confermata e rafforzata dal miracolo.

Gesù però non è il Salvatore solo di Israele, ma del mondo intero. Nel Vangelo di Matteo, le prime persone al di fuori della Sacra Famiglia ad adorare Gesù sono i Magi che seguirono la stella da est e adorarono umilmente forse il più povero dei bambini di Betlemme. L'Adorazione dei Magi ci ricorda che Gesù è per tutti. L'unione con Dio non è l'obiettivo solo dei cristiani ma di tutti. Tutte le persone sono state create per essere unite a Dio e nient'altro potrà soddisfare i desideri più profondi del nostro cuore... che ce ne rendiamo conto o no. Sant’Atanasio spiega che “Dio si è fatto uomo affinché noi potessimo diventare Dio”. Attraverso la ricerca della verità nel mondo naturale, i Saggi sono portati a incontrare e contemplare la Verità più alta, il Verbo fatto Carne.

In che modo Gesù cerca di manifestarsi nella nostra vita? Siamo pronti ad accoglierlo quando bussa alla porta del nostro cuore? Spesso siamo così occupati, correndo da una cosa all'altra e muovendoci così velocemente che non incontriamo Gesù quando è proprio di fronte a noi nella creazione e nei nostri vicini che sono fatti a sua immagine. Sebbene queste manifestazioni non siano così drammatiche come lo squarcio dei cieli, hanno comunque un valore inestimabile. Tali manifestazioni potrebbero consistere semplicemente nell’ammirare le stelle della notte e nel riconoscere che Dio ha creato queste stelle proprio perché potessimo meravigliarci della loro bellezza. Possa Dio darci la grazia e il coraggio di rallentare e riconoscere la sua presenza nella nostra vita.

Fratello Thomas Maria Johns, OP | Incontra i Fratelli in formazione QUI