La stagione dell'Avvento è arrivata, e ora che si sta facendo un po' freddo, finalmente inizia a sembrare inverno! Per me, questo tempo mi fa pensare a tutte le esperienze familiari delle festività natalizie: appendere le luci di Natale, montare l'albero di Natale, scegliere i regali per i nostri amici e familiari e altre attività di dicembre.
Certamente spero che tutti noi possiamo sperimentare il calore e il conforto di questo aspetto del tempo che precede il Natale, ma ovviamente come cristiani sappiamo che il vero significato della stagione sta nel celebrare l'Incarnazione e la Natività di nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Proprio come seguire tutti i rituali familiari che precedono il Natale aiuta a metterci nello spirito di festa a livello laico, così la Chiesa ci offre il tempo di Avvento come una preparazione speciale per la grande festa della Natività del Signore.
Ci sono molte cose che possiamo fare durante l'Avvento per prepararci alla Natività di Nostro Signore, ma penso che ci sia una pratica in particolare che è costruita su misura per la stagione: pregare il Rosario. Ogni volta che preghiamo il Rosario, diciamo cinquanta Ave Maria. San Luigi di Montfort, il grande predicatore della vera devozione alla Beata Vergine Maria, fa notare che, in un certo senso, l'Ave Maria è LA preghiera dell'Incarnazione: quando diciamo “salve, o piena di grazia, il Signore è con tu”, usiamo le stesse parole che l'angelo Gabriele usò per annunciare il mistero dell'Incarnazione alla Beata Vergine in quella fatidica sera.
Il “sì” di Maria al messaggio dell'Angelo quella sera l'ha portata a diventare Madre di Dio. Attraverso il suo “sì”, la nostra salvezza è stata portata nel mondo. Quando recitiamo il Rosario, diciamo “sì” all'Incarnazione del Figlio di Dio, proprio come fece Maria quella notte. Il Signore vuole servirsi di noi per mettere al mondo Suo Figlio, proprio come usò la Vergine Santissima in quella sacra sera di tanto tempo fa. Aiutiamoci a portare la Grazia di Dio in questo mondo che ne ha tanto bisogno, pregando il Santo Rosario con devozione e fervore.
Certamente spero che tutti noi possiamo sperimentare il calore e il conforto di questo aspetto del tempo che precede il Natale, ma ovviamente come cristiani sappiamo che il vero significato della stagione sta nel celebrare l'Incarnazione e la Natività di nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Proprio come seguire tutti i rituali familiari che precedono il Natale aiuta a metterci nello spirito di festa a livello laico, così la Chiesa ci offre il tempo di Avvento come una preparazione speciale per la grande festa della Natività del Signore.
Ci sono molte cose che possiamo fare durante l'Avvento per prepararci alla Natività di Nostro Signore, ma penso che ci sia una pratica in particolare che è costruita su misura per la stagione: pregare il Rosario. Ogni volta che preghiamo il Rosario, diciamo cinquanta Ave Maria. San Luigi di Montfort, il grande predicatore della vera devozione alla Beata Vergine Maria, fa notare che, in un certo senso, l'Ave Maria è LA preghiera dell'Incarnazione: quando diciamo “salve, o piena di grazia, il Signore è con tu”, usiamo le stesse parole che l'angelo Gabriele usò per annunciare il mistero dell'Incarnazione alla Beata Vergine in quella fatidica sera.
Il “sì” di Maria al messaggio dell'Angelo quella sera l'ha portata a diventare Madre di Dio. Attraverso il suo “sì”, la nostra salvezza è stata portata nel mondo. Quando recitiamo il Rosario, diciamo “sì” all'Incarnazione del Figlio di Dio, proprio come fece Maria quella notte. Il Signore vuole servirsi di noi per mettere al mondo Suo Figlio, proprio come usò la Vergine Santissima in quella sacra sera di tanto tempo fa. Aiutiamoci a portare la Grazia di Dio in questo mondo che ne ha tanto bisogno, pregando il Santo Rosario con devozione e fervore.
fr. Atanasio Thompson, OP | Incontra i Fratelli Studenti in Formazione QUI