Credo in un solo Signore Gesù Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consustanziale al Padre; Tutto è stato fatto tramite lui. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nella Vergine Maria e si è fatto uomo.
Professiamo queste parole ogni domenica quando partecipiamo alla Messa, ma cosa significano esattamente queste parole? Mentre continuiamo la grande celebrazione del Natale, non c'è momento migliore di questo momento per meditare su questo grande mistero.
Gesù Cristo, Dio da Dio, luce da luce, è perfettamente Dio e perfettamente umano. È pienamente Dio e pienamente uomo. Cosa significa questo? Come possiamo capire questo?
Un modo utile per capire come e in che modo Gesù è sia Dio che uomo è attraverso le domande "chi" e "cosa". Quando fai la domanda "chi sei?" cosa stai chiedendo? Se dovessi chiedermi "chi sei?" Risponderei con: "Io sono Fratello Nathaniel". Quando facciamo la domanda "chi sei?" stiamo chiedendo di qualcuno come persona. Ecco perché rispondiamo sempre con un nome. Poiché ogni persona è diversa, ogni persona ha una risposta diversa a questa domanda. Pertanto, se dovessi chiedere a Gesù: "chi sei?" rispondeva: "Io sono Gesù".
Tuttavia, se dovessi chiedermi, "che cosa sei?" Direi: "Io sono umano". A differenza della domanda su "chi" se dovessi chiedere a più persone, "cosa sei?" risponderebbero con la stessa risposta. Questo perché le domande su "cosa" chiedono su cosa? natura o che tipo di cosa è qualcuno o qualcosa. Quindi, se dovessi chiedere a Gesù, "che cosa sei?" diceva: "Io sono Dio e sono uomo". Questo perché Gesù ha Tutto nature, o due "cosa", una natura umana e una natura divina. Quindi, un buon modo per comprendere il fatto che Gesù è sia Dio che umano è dire che Gesù ha un "chi" e due "che cosa". Il suo "cosa" divino e quello umano sono uniti nel suo "chi", nella sua persona.
Perché ha fatto questo? Perché Dio ha scelto di diventare uno di noi? Ci sono molte ragioni che potremmo fornire, la più importante delle quali è liberarci dai nostri peccati. Uno dei motivi per cui vorrei lasciarvi è un bellissimo brano di San Tommaso d'Aquino:
«[N]iente è un incentivo maggiore ad amare qualcuno dell'esperienza del suo amore per noi. E l'amore di Dio per l'uomo non potrebbe essere dimostrato più efficacemente che dal suo acconsentire all'unione personale con l'uomo, poiché è peculiare dell'amore che esso unisce l'amante e l'amato, per quanto questo è possibile. Perciò, poiché l'uomo cerca la felicità perfetta, era necessario che Dio si facesse uomo». (SCG IV, 54)
L'Incarnazione, Dio che si fa uno di noi, è il segno più grande del suo amore per noi. Meditiamo dunque questo mistero d'amore, per amarlo anche noi.
fr. Nathaniel Maria Mayne, OP | Incontra i Fratelli in Formazione QUI