La preghiera perfetta

Come faccio a pregare bene, anche perfettamente? fr. Anthony Maria Akerman, OP offre una risposta a questa domanda perenne.

Cos'è la preghiera? Il Catechismo dice che è l'elevazione del cuore e della mente a Dio. (CCC 2559)

Conoscere Dio è il nostro scopo ultimo. “Questa è la vita eterna, che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giovanni 17:3) Perché quando l'anima vede Dio nella visione beatifica, noi siamo, infatti, uniti a lui. “Saremo come lui, perché lo vedremo così com'è”, dice San Giovanni. (1 Giovanni 3:2) Perciò in questa vita la nostra attività più alta è fissare la nostra attenzione su Dio, meditarlo nella preghiera.

Perciò il Rosario, se detto bene, è la preghiera più potente ed efficace, perché dirige il nostro cuore e la nostra mente a Dio nel modo più eccellente.

In primo luogo, il Rosario impegna tutto noi stessi. Con i grani tra le dita, un crocifisso davanti ai nostri occhi e una litania di “Ave Maria” sulle nostre labbra, tutti i sensi esterni sono coinvolti. I poteri spirituali dell'anima (il nostro intelletto e la nostra volontà) sono ora liberi di essere diretti verso il loro fine più alto: Dio stesso.

Tutto nel Rosario serve a questo scopo ultimo, che è meditare su Dio che si è incarnato nella persona di Gesù Cristo. La nostra anima si trasforma, si conforma a Cristo, mentre ci uniamo a Lui nella meditazione orante. Come dice san Paolo, «tutti noi, guardando a volto scoperto la gloria del Signore, ci stiamo trasformando nella stessa immagine». (2 Cor. 3:18)

Questo è il tesoro nascosto del Rosario. Purtroppo, molti non riescono a condividere il suo meraviglioso frutto perché non vanno mai oltre i semplici aspetti esteriori della recitazione. Spesso dimentichiamo che la Scrittura insegna che la forma più alta di preghiera non è nelle parole, ma nell'opera senza parole dello Spirito Santo dentro di noi. «Perché non sappiamo pregare come si deve, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili». (Rom. 8:26-27)

E il Rosario è particolarmente potente perché ci conduce a Gesù attraverso Maria, la perfetta discepola. Maria è il modello della preghiera perché è colei che è stata costante nella sua meditazione. Mentre osservava la vita, la morte e la risurrezione di Cristo, ella continuamente «teneva tutte queste cose nel suo cuore». (Luca 2:19, 51)

Noi, come Maria, dobbiamo concepire Cristo nelle nostre anime e portarlo nel mondo. Noi, come Maria, dobbiamo condividere le sue sofferenze ed essere crocifissi con Cristo. E per questo cammino anche noi, con Gesù e Maria, saremo risuscitati a vita nuova e assunti nella gloria.

Inteso così, possiamo affermare con san Luigi de Montfort: «Se reciterai il Rosario fedelmente fino alla morte, ti assicuro che, nonostante la gravità dei tuoi peccati, riceverai una corona di gloria che non svanisce mai».

fr. Anthony Maria Akerman, OP | Incontra i fratelli in formazione QUI