Il terzo mistero glorioso: lo Spirito Santo scende sugli apostoli a Pentecoste

Nel Terzo Mistero Glorioso del Rosario contempliamo la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli a Pentecoste. La nostra meditazione su questo mistero durante il tempo di Pasqua non può fare a meno di rivolgere la mente alla grande solennità di Pentecoste che celebreremo presto.

Durante la solennità di Pentecoste ci viene offerta una delle poche sequenze rimaste nella liturgia latina, spesso chiamata "Sequenza d'oro", in cui imploriamo la venuta dello Spirito Santo. Perché invochiamo lo Spirito Santo? Cosa ci offre l'invio dello Spirito Santo? La sequenza di Pentecoste presenta una risposta su cui vale la pena riflettere:

Veni, Sancte Spiritus, Vieni, Spirito Santo,
et emitte caelitus invia la radiosità
lucis tuae radio. della tua luce celeste.


Sine tuo numine, senza il tuo spirito,
nihil est in homine, niente è nell'uomo,
nihil est innoxium. niente di innocuo.


Lava quod est sordidum, purifica ciò che è impuro,
riga quod est aridum acqua ciò che è secco,
sana quod est saucium. guarire ciò che è ferito.


Dio manda il suo Spirito, e senza questo Spirito non c'è nulla in noi che non sia dannoso. Quando riceviamo lo Spirito Santo, l'effetto è una "pulizia", ​​un'"irrigazione" di ciò che è "secco", una "guarigione" di ciò che è "ferito".

San Tommaso d'Aquino ci ricorda in vari luoghi come le processioni divine all'interno della Divinità, la processione del Padre, del Figlio e dello Spirito, siano la causa delle diverse cose che si trovano nella creazione. Tutta la Santissima Trinità produce la creazione e noi ci appropriamo di certe funzioni creative a certe persone piuttosto che ad altre, anche se possiamo attribuire ciascuna funzione a tutte e tre le persone.

Parliamo di Dio Figlio come della Sapienza del Padre, secondo il cui modello si modella la creazione. Allo stesso modo, parliamo dello Spirito come dell'Amore condiviso tra il Padre e il Figlio, che produce tutte le cose come dono gratuito. In verità, senza lo Spirito di Dio, non troviamo nulla nell'uomo. Infatti, non troviamo nemmeno l'uomo stesso, perché la nostra stessa esistenza viene dallo Spirito di Dio.

Nell'economia della salvezza incontriamo la missione peculiare dello Spirito Santo. Qui chiamiamo lo Spirito Santo il “Santificatore” perché tutti i doni di grazia vengono dallo Spirito Santo. Come creature cadute, ferite dal peccato originale, abbiamo bisogno della grazia guaritrice di Dio per perfezionare la nostra natura caduta e per consentirci di ottenere il nostro destino soprannaturale. Lo Spirito viene a noi in modo nuovo come “dono di santificazione”, mentre il Figlio viene a noi come Autore di questa santificazione.

Perciò preghiamo:

Veni Creator Spiritus, Vieni Spirito Creatore,
mentes tuorum visita, Visita le menti dei tuoi servi.
imple superna gratia, riempi i cuori che hai creato,
quae tu creasti, pectora. Con grazia celeste.


fr. Joseph Selinger, OP | Incontra i Fratelli Studenti in Formazione QUI