La Parola rimane

La Presentazione di Gesù al Tempio è stato un momento monumentale nella storia della salvezza. In che modo le parole di Simeone nel Vangelo di Luca ci mostrano il compimento della Parola di tutto l'Antico Testamento?

Signore, ora lascia andare in pace il tuo servo: la tua parola si è compiuta.

Queste parole che recitiamo ogni sera nella Liturgia delle Ore ci vengono dal racconto della Presentazione di Gesù al Tempio. Come leggiamo nel Vangelo di Luca, un uomo anziano di nome Simeone aveva ricevuto una rivelazione che non sarebbe morto prima della venuta del Messia di Israele. Stava pregando nel Tempio di Gerusalemme quando, quaranta giorni dopo la Natività di Gesù, Maria e Giuseppe portarono il loro bambino al Tempio e offrirono i sacrifici prescritti per la nascita di un figlio primogenito. Forse questo bambino apparentemente indifeso non era l'eroe conquistatore che Simeone aveva immaginato, ma in qualche modo Simeone sapeva che finalmente i suoi occhi avevano visto la salvezza che Dio aveva promesso al Suo popolo. Ecco perché celebriamo la Festa della Presentazione ogni anno il 2 febbraio, quaranta giorni dopo il 25 dicembre.

La “parola” che Simeone vide adempiersi, tuttavia, non era solo la promessa speciale che Dio gli aveva fatto personalmente. Ciò renderebbe la Presentazione di Gesù una storia che scalda il cuore, ma non necessariamente un momento monumentale nella storia della salvezza. Invece i cristiani celebrano da tempo questa festa con particolare dignità, perché rappresenta il compimento di Gesù dell'intero Antico Testamento. Il re Davide una volta dichiarò che avrebbe "costruito una casa" per il suo Signore intronizzando l'Arca dell'Alleanza (che conteneva le tavole dei Dieci Comandamenti) in uno splendido tempio. Dio lodò la pietà di Davide, ma rivelò che sarebbe stato suo “figlio” a costruire la casa. Il figlio di Davide, il re Salomone, in effetti costruì e dedicò il grande Tempio di Gerusalemme, ma presto gli Israeliti disonorarono la loro alleanza con Dio e un esercito babilonese distrusse il Tempio. Quando Esdra e Neemia costruirono il Secondo Tempio dopo l'esilio babilonese, l'Arca era sparita, lasciando il loro Tempio gravemente incompiuto.

Presentazione di Cristo al Tempio di Giotto, 1304-1306.

Nella Presentazione, Giuseppe di Nazareth completa finalmente l'opera iniziata dai suoi antenati Davide e Salomone. Porta Gesù, il Verbo fatto carne, e Maria, l'Arca che lo ha generato, nel Tempio preparato per loro. Questa festa ci mostra nei gesti ciò che Gesù ci dice con le parole quando dice che è venuto non per abolire la Legge ei Profeti, ma per adempierli. Oggi la stessa Parola duratura attraverso la quale Dio parlò all'esistenza dell'Universo viene ad abitare in un tempio terreno. Per la potenza dello Spirito Santo, possa quella stessa Parola dimorare nei nostri cuori.


Fr. Filippo Neri Gerlomes, OP | Incontra i Fratelli in formazione QUI