Santa Caterina da Siena


Caterina (Catherine) Benincasa nacque in Italia nel 1347. La sua città natale, Siena, era stata devastata dalla peste nera e molti dei suoi fratelli non sopravvissero.

Quando aveva sei anni, Caterina ebbe la sua prima visione di Cristo, che le sorrise e la benedisse. Nel 1363, dieci anni dopo, i suoi genitori insistettero perché si sposasse. Dopo aver fatto voto di castità alcuni anni prima, Caterina iniziò un digiuno per dissuadere sua madre e suo padre. Alla fine suo padre cambiò idea e le permise di rimanere fedele al suo voto. Ha poi aderito al Mantellato, l'associazione locale dei terziari domenicani. Ha trascorso il resto della sua vita a prendersi cura dei poveri e dei malati, spesso regalando cibo dalla propria casa.




Nel 1366 Caterina sperimentò quello che descrisse come il suo "Matrimonio mistico" con Cristo. Pochi anni dopo iniziò a viaggiare per l'Italia e a dettare lettere, chiedendo la pace in Italia e il ritorno del Papato da Avignone a Roma. Ha anche iniziato a dettare Il Dialogo della Divina Provvidenza, conversazione tra un'anima che "si alza" a Dio e Dio stesso, che è considerata la sua opera più celebre.

Nel 1375 Caterina ricevette le stimmate. Cinque anni dopo ebbe un ictus e morì a Roma il 29 aprile 1380. Dopo che furono segnalati miracoli sulla sua tomba, il Beato Raimondo da Capua, OP, trasferì il suo corpo all'interno della Basilica di Santa Maria sopra Minerva, sebbene la testa e il pollice sono sepolti nella Basilica di San Domenico a Siena.

Papa Pio II ha canonizzato Santa Caterina nel 1461 e Papa Pio XII la nominò Patrona d'Italia nel 1940. Trent'anni dopo, Papa Paolo VI la nominò Dottore della Chiesa, insieme a Santa Teresa d'Avila, rendendole le prime donne ricevere questo onore.