Gli Arcangeli

Come esseri umani, abbiamo un quadro di riferimento per comprendere Maria e i Santi. Abbiamo anche qualche intuizione su Gesù nella misura in cui era pienamente umano. Gli angeli, invece, sono molto più lontani dalla nostra esperienza.


Sia i grassi cherubini che le forme umane regali che vediamo nei dipinti sono utili per le raffigurazioni artistiche, ma lasciano molto spazio allo sviluppo teologico.



Cos'è esattamente un angelo? Il nome deriva dalla parola greca angelos (???????), che significa messaggero. Sant'Agostino nota che – come suggerisce l'etimologia greca – il nome non descrive cosa sono, ma cosa fanno. Un angelo è uno spirito personale creato da Dio, il cui ruolo è quello di essere un messaggero. Sebbene non abbiano un corpo, possono agire su cose materiali e questa azione è talvolta testimoniata attraverso una presenza fisica. Tommaso d'Aquino cita la descrizione di san Gregorio Magno della differenza tra un angelo regolare e un arcangelo: “Gli angeli sono così chiamati come annunziatori delle cose minime; e gli arcangeli nel più grande” (ST I q.108 a.5).


Mentre Tobia 12:15 suggerisce che ci sono sette arcangeli, solo tre sono nominati nella Sacra Scrittura e i loro messaggi particolari sono legati ai loro nomi. Forse l'arcangelo più familiare è San Michele, che viene descritto come colui che sconfigge gli spiriti maligni che sfidavano il potere e l'autorità di Dio: “Ora insorse guerra in cielo, Michele ei suoi angeli combatterono contro il drago; e il dragone ei suoi angeli combatterono, ma furono sconfitti e non c'era più posto per loro in cielo» (Apocalisse 12:7-8). Il suo nome, che significa "Chi è come Dio?", è la sfida che lancia a tutti coloro che si considerano al di sopra di Dio. Raffaello, il cui nome significa "Dio ha guarito", è l'agente di Dio nel libro di Tobia, aiutando Tobia nel suo viaggio, aiutando a liberare la moglie di Tobia Sara dall'oppressione demoniaca e guarendo Tobia dalla sua cecità. Gabriele, o "Dio è la mia forza", è particolarmente attivo nel Nuovo Testamento, essendo chiamato specificamente come il messaggero che annuncia la nascita di Giovanni a Zaccaria, e che ha il compito di annunciare l'Incarnazione stessa quando dice a Maria: " ecco, concepirai nel tuo grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù» (Lc 2).


Ma cosa hanno a che fare con noi queste grandi entità spirituali, soprattutto tanti secoli lontani dai grandi eventi della Scrittura? Il fatto che Dio abbia creato gli angeli come messaggeri per noi ci dice che ci considera particolarmente degni di parlare. Dio ci ama così tanto che invia persino spiriti il ​​cui ruolo è di aiutarci a ricevere il suo messaggio. Ci conviene fare buon uso di questa potente assistenza. Chiediamo agli Arcangeli il loro aiuto: l'assistenza per sconfiggere i poteri di Satana, la guarigione dai mali sia spirituali che fisici, e la forza per compiere l'opera di Dio.









fr. Antony Cherian, OP | Incontra i Fratelli in Formazione QUI